La magia della Luce. Dicembre
Dicembre quest’anno promette tanta neve.
Non sono io a dirlo, nè il meteo alla televisione, sono le montagne già bianche e spente.
Lo dicono gli alberi che hanno perso tutte le loro foglie.
Lo cantano gli uccelli, che ogni mattina picchiettano il vetro della mia cucina in cerca di qualche mollichina.
E me l’ha detto lo scoiattolo regalandomi una nocciolina.
In questo mese di buio, ci sono momenti, a volte attimi, che ho l’impressione di trovarmi in una fiaba; come quando il sole tramonta presto, trascinando con sè i raggi che prima di svanire disegnano nel cielo vortici di luce lentamente ingoiati dalle nuvole.
Sono le sei di pomeriggio e fa buio, cammino tra le vie del mio quartiere accompagnata dalla mia affezionata cagna, mi guardo intorno e non vedo nessuno, la strada è deserta.
Ad un tratto dei bagliori: le luci delle case, come le lucine dell’albero di Natale, una dopo l’altra si accendono, cambia l’atmosfera, cambia la mia sensazione. La via si riempie di un odore che è difficile da sbagliare, è legna bruciata dai camini accesi.
Mi lascio trasportare dall’immaginazione, sento e vedo con la mia immaginazione. Dentro le case, le luci accese, il fuoco del camino che illumina il salone, il plaid sul divano, le voci e le corse dei bambini, i deliziosi profumi di zuppe e dolci appena sfornati.
Nel silenzio e nel freddo di questa via capisco che siamo circondati di magia, bisogna solo fermarsi ad osservarla. Ci stupiremo di come l’aria, i suoni, una risata, gli odori, i riflessi, i passi, le fessure delle porte e persino gli ascensori, cantano e profumano Magia.
Magia buona che ha la capacità di riscaldare il più freddo degli inverni.
Torno verso casa, io ed il mio cane abbiamo completato il giro. Passo davanti il palazzo che precede quello in cui abito e mi fermo, non posso fare a meno di fermarmi, come la falena che per orientarsi nel buio della notte usa la luce della luna, così i miei occhi seguono la luce, una piccola e viva luce. E' la fiamma di una candela che l’inquilino del secondo piano ogni giorno ha la premura di accendere e porre davanti il vetro della sua finestra.
Mi fermo ad osservare quella luce così calda, così viva, come solamente la luce che proviene dal fuoco può essere.
Io di sotto nella penombra. Identifico con lo sguardo pochi elementi rischiarati dalla fiamma danzante, sulla parete di destra scorgo una mappa geografica del mondo, a sinistra una libreria.
In quella stanza semi oscura trovo i simboli della vita: una candela accesa sul cammino per ricordarmi che siamo tutti viaggiatori alla ricerca del nostro destino.
Durante questo bellissimo viaggio chiamato vita, nei momenti di buio tento di focalizzare i miei pensieri sulla Luce ed alla Luce affido le mie speranze.
Ma attenzione a diffidare da chi vende Luce con compromessi, perchè la Luce pura non è una promessa venduta al mercato.
Dobbiamo coltivare fiducia in noi stessi e scrostare l'orgoglio che ci rende ciechi e ci allontana da chi ci vuole bene.
Abbandoniamo le paure che ci bloccano, le insicurezze che ci costringono a rimandare e con modestia e grande fiducia nel cuore, attraversiamo l’oscurità che ci contrasta in quest’inverno che ci abbraccia.
Affidiamo alla Luce i nostri pensieri.
Basta poco per capire dove stiamo sbagliando.
Dimentichiamo la fretta e l'ansia di arrivare alla meta, perché questa vita è il nostro unico viaggio sulla Terra e la più grande consapevolezza che potremo raggiungere sarà di capire che il nostro sapere non è nulla se confrontato all'immensità dell’universo.
Che questo viaggio sulla Terra possa essere pieno di Luce ed Amore.